Stampa su Platino/Palladio su carta Arches Platine 310 gr.
Formato immagine 47x36 cm su carta 52x41 cm
Montaggio: passepartout acid free, fronte 2,4 mm, retro 1,2 mm
Tiratura 3 copie numerate + 2 copie d'autore fuori commercio
Firmata con data e timbrata a secco
Enrico Maria Lattanzi è mosso da una ricerca fotografica. Di più, da un ascolto. Un osservare se stesso e un percepire l’esterno, cogliendo di entrambi la dimensione più intima e silenziosa, quella che va a cadere sulle immagini ricoprendole di una sospensione temporale nella quale si nascondono piccoli prodigi.
Lo Still life è la scelta.
Netta, raffinata, e l’immagine, che appare quieta, in realtà racchiude una grande energia.
Il gusto pulito, che coniuga casualità e rigore compositivo, è una cifra stilistica irrinunciabile in cui sempre si colloca forte l’uso della luce in senso plastico o pennellato, spesso col risultato di neri terrosi che spingono in profondità.
Tuttavia l’obiettivo indugia anche in nuance più tenui, penombre che concorrono al carattere narrativo di alcune tematiche, o colori che, indagati in piena luce, bucano il supporto bidimensionale quasi con un balzo prospettico. Il tema maggiormente studiato è quello del residuo, tutto ciò che è lasciato andare, scoria del mare, traccia di ciò che è stato, scarto di un antico mestiere, e con esso si sonda la trasformazione, l’azione del tempo che rende vissuto ciò che una volta era vivo, che rende ricordo ciò che era azione.
Ombre, spigoli o filamenti sono delineati dalla personalità schiva del fotografo con una luce sapiente, gravida di senso e grande comprensione delle composizioni. L’esistenza soggetta alla metamorfosi biologica e al mutamento nostalgico della memoria si affianca poi a tematiche più figurative, forme femminili considerate però come fossero anch’esse degli still life, talmente permeati dalla spinta interiore del fotografo da rappresentare un transfert del suo universo, divenendo sue emanazioni e puri mezzi espressivi del suo silenzioso linguaggio
Enrico Maria Lattanzi è pittore e scultore, anche se usa l’obiettivo fotografico.
Come pittore è erede della grande tradizione luministica del Seicento italiano, di quel Caravaggio, soprattutto, che fu maestro insuperabile del realismo morale e di verità, le cui dimensioni elevate seppe raggiungere mediante l’uso sapiente della luce: con le forti e nette contrapposizioni chiaroscuri che danno verità e rilievo di segno, colore e volume, alle cose rappresentate.
Anche la fotografia di Lattanzi “dipinge” il reale con luci sapienti che si oppongono vive e decise alle ombre o addirittura alla totalità del buio.
Armando Ginesi
Questo sito web utilizza cookie di terze parti | X |
Questo sito utilizza cookie tecnici anonimi per garantire la navigazione e cookie di terze parti per monitorare il traffico e per offrire servizi aggiuntivi come ad esempio la visualizzazione di video o di sistemi di messaggistica. Senza i cookie di terze parti alcune pagine potrebbero non funzionare correttamente. I cookie di terze parti possono tracciare la tua attività e verranno installati solamente cliccando sul pulsante "Accetta tutti i cookie". Puoi cambiare idea in ogni momento cliccando sul link "Cookie" presente in ogni pagina in basso a sinistra. Cliccando su uno dei due pulsanti dichiari di aver preso visione dell'informativa sulla privacy e di accettarne le condizioni. |
|