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Silent Childlessness (La cicogna non passa da qui) #4

 

Andi Kacziba / Silent Childlessness (La cicogna non passa da qui) #4

Serie di 9 scatti

04.Cosa pretendi da mio figlio, se non hai fatto un figlio prima dei trenta, sei tu che non sei normale.

Formati:

cm 25x30
cm 40x50

"Il trend demografico che sta catturando sempre più l’attenzione del pubblico è l’assenza dei figli nella società contemporanea: quante sono le donne, e perché, che rimangono senza figli nella nostra società? Nella lingua Italiana non esiste un termine per indicare le donne senza figli, mentre ad esempio, nella lingua inglese ne esistono due per descriverle ed anche distinguerle tra loro: Childless e Childfree.
Childless viene usata parlando delle donne che non hanno figli a loro malgrado o, non li hanno ancora avuti, mentre il termine Childfree invece viene utilizzata per le donne che hanno consapevolmente deciso di rinunciare ad avere figli.
La società di oggi è meno rigida verso la decisione di non avere figli, ma tuttavia la giudica negativamente. Ad oggi tra le donne incluse tra 41-45 anni circa 12% non hanno avuto figli e anche se tra di loro la percentuale delle donne che si auto-dichiarano childfree è piuttosto bassa, stimato attorno a 4% (non possiamo sapere se si tratta veramente un’autentica convinzione o è semplicemente il risultato di vari fattori estremi).
Sono convinta che oltre ai risultati delle statistiche e delle ricerche demografiche la chiave di lettura del fenomeno si racchiude e giustifica nella parola POI.
Anch’io faccio parte della coorte della statistica sopraindicata; ho 45 anni e non ho avuto figli.
Ma ho sempre pensato che Io POI avrò una figlia...
La nostra vita si è velocizzata radicalmente negli ultimi 20 anni seguendo lo sviluppo della tecnologia della comunicazione, siamo distratti ogni giorno dalla quantità delle informazioni che assorbiamo, senza filtro e di continuo, cosi non ci accorgiamo più neanche delle aggressioni quotidiane, così come per le troppe possibilità di scelta ci ritroviamo indecisi nello scegliere. Non abbiamo più quella consapevolezza del tempo che passa, e non ci rendiamo conto che rinviare la decisione in continuo può portarci fino alla rinuncia.
Negli scatti della mia serie di polaroid “Silent Childlessness” sono seduta con mezza anguria tra le gambe, la sua forma e la sua polpa mi fanno ricordare il grembo materno. Nella prima fotografia l’anguria è piena con la sua polpa rossa, mentre l’ultima, il nono scatto, è completamente vuota, perché continuo a svotarlo con un grande coltello.
L’atto è il simbolo delle occasioni perse, dei fallimenti sperimentati nella mia vita e mi porta a ricordare che alla fine le occasioni esauriscono."
Andi Kacziba, 2019

Dimensioni: 25 cm X 30 cm
Periodo: 2019

 

Biografia dell'artista

 

Andi Kacziba, nata in Ungheria nel 1974, completa i suoi studi al Casus Kortárs Müvészeti Kollégium di Budapest e all’Istituto Europeo di Design di Milano e Venezia.
Nel 1992 inizia la carriera di modella e successivamente di Art Director nel settore del fashion. L’osservazione e l’esperienza che Andi Kacziba farà in quegli anni in merito alla trasformazione della donna, della sua bellezza, del suo corpo e della sua giovinezza in mero prodotto il cui valore è misurato solo con il denaro, diverranno centrali nella ricerca artistica intrapresa da Kacziba a partire dal 1997, anno in cui si trasferisce a Milano.

I primi cicli di lavori, quali Parthenogenesis, Exsuccus, Misurazioni quotidiane e Gemmae, esprimono, anche attraverso la fatica ed il sacrificio a cui viene costretta l’Artista dall’uso della tecnica della tessitura a mano della corda, la forza,la tenacia e la capacità di sopportazione della donna che, illusa dai movimenti femministi degli ‘60 e ‘70 di aver finalmente ottenuto quella parità di diritti e quella dignità che le spetta e per cui aveva ardentemente combattuto, si ritrova oggi, nella società contemporanea occidentale, trasformata in un semplice status symbol, accessorio ed attributo della vanità maschile. Il fare artistico diviene così metafora della lotta quotidiana che ogni donna deve ancora oggi, nel XXI secolo, affrontare. Egualmente, nell’ultima serie di lavori di Andi Kacziba, sarà il corpo stesso dell’Artista e il suo “degenerarsi” nel tempo a farsi denuncia della difficile posizione della donna contemporanea nella società.

La concezione del ruolo dell’Artista come figura impegnata a generare un cambiamento sociale positivo conduce Andi Kacziba a dedicarsi ai giovani artisti, a cercare di trovare il modo di offrire loro delle opportunità di visibilità e di crescita spesso negate dal main stream. A tale scopo nel 2012 è tra i fondatori dell’Associazione Cramum, di cui sarà presidente fino al 2016, realizzando quattro edizioni del premio Cramum e co-curando molteplici mostre personali e collettive.

Andi Kacziba ha esposto in numerose mostre personali e collettive, all’Istituto Balassi -Accademia d’Ungheria di Roma, al Museo Civico Pier Alessandro Garda a Ivrea, all’Istituto Italiano di Cultura di Budapest , al Fondation Suisse a Parigi e allo Studio Museo Francesco Messina di Milano dove ha realizzato,
in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un’importante progetto site-specific e mostra personale dal titolo “VÌOLA".

La sua ultima performance, intitolata "Crushing Destiny" ha avuto luogo nell'aprile del 2023 alla Fabbrica del Vapore (Milano) e il 25 novembre 2023 al Ludwig Museum a Budapest. Le uova rotte, da cui fuoriesce l'oro, sono state frantumate una ad una dall'artista, con un'allusione alla fertilità ormai passata, un'azione resa ancora più potente dal suono cadenzato di un metronomo, che ha oscillato durante tutta la performance. Ciò che resta di questa azione catartica è visibile sulla tela: le impronte dorate dei piedi nudi e delle uova rotte.

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