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Milano Art Week 2024: tra innovazione e collaborazione
11/04/2024

Milano Art Week 2024: tra innovazione e collaborazione


di Elisabetta Roncati



Nonostante il G7 dei trasporti che sta bloccando il cuore della città e l’avvicinarsi di appuntamenti acchiappa pubblico quali il Fuorisalone e l’apertura della 60esima Esposizione Internazionale d’Arte a Venezia, la Milano primaverile si conferma ancora una volta capitale dell'arte contemporanea grazie all'attesissima Milano Art Week 2024. Un evento che ogni anno trasforma la città in un vibrante palcoscenico quest’anno all’insegna dell’innovazione e della collaborazione. Un gioco di squadra messo in parte a punto proprio con la già citata design week e che vedrà alcuni interventi artistici pubblici, a cavallo tra arte, architettura e design, inaugurare questa settimana e poi proseguire per tutta la prossima. Come l’installazione “La Nascita” di JR alla Stazione Centrale; il progetto “ITALIA 70”, a cura di Massimiliano Gioni per la Fondazione Nicola Trussardi che invade le strade del capoluogo meneghino con un’esplosione di immagini realizzate da 70 artisti; l’installazione immersiva in Piazza Gae Aulenti corredata dalla proiezione dell’opera audiovisiva POV di Andrea Cassi, Michele Versaci e Giorgio Ferrero. La collaborazione con il Fuorisalone si traduce anche in una serie di guide e percorsi tematici tra le gallerie milanesi.
Protagonista della Milano Art Week si conferma però miart, la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea che torna all'Allianz MiCo per la sua ventottesima edizione, la quarta con la direzione di Nicola Ricciardi. Sotto l’egida del titolo “no time no space”, tratto da un testo di Battiato, le 178 gallerie partecipanti, in aumento rispetto al 2023, sono state invitate a superare i confini temporali e geografici, mescolando passato, presente e futuro. Il tutto reso possibile dalle oltre 700 opere esposte a cui si vanno ad aggiungere ben due nuove sezioni curate: Portal, ovvero una nuova visione del tempo presente, e Timescape, un viaggio in differenti orizzonti temporali guidati dalla creatività. Merita una menzione anche il settore Emergent, che quest’anno vede la partecipazione di ben 23 realtà internazionali.







Anche nel caso di miart le iniziative culturali si estendono fuori dai confini della fiera, con progetti speciali come la prima personale italiana di David Horvitz, “Abbandonare il locale”, curata proprio da Nicola Ricciardi in un ufficio dismesso in zona Bicocca.
Inoltre da quest’anno, a pochi passi dal padiglione in cui si svolge la fiera di arte moderna e contemporanea, si può visitare fino a domenica 14 aprile MIA Photo Fair, l’appuntamento dedicato esclusivamente alla fotografia con ingresso da Via Gattamelata 13.







Spostandoci dalla zona fieristici cittadina la Milano Art Week offre un calendario fittissimo di eventi, con 180 appuntamenti tra mostre, installazioni, conferenze e progetti speciali. Tra le retrospettive più attese spiccano indubbiamente quelle già inaugurate rispettivamente alla Fondazione Prada, alla Fondazione Pirelli HangarBicocca e al PAC, che aprirà gratuitamente le porte pubblico sabato 13 aprile.
La prima è una retrospettiva interamente dedicata a Pino Pascali, che presenta 49 opere distribuite in quattro sezioni: dalla ricostruzione delle sue mostre più significative a una selezione di fotografie che ritraggono l’artista con le sue opere. Proprio in occasione dell’arte week domenica 14 aprile si terrà al Cinema Godard una conversazione tra il curatore Mark Godfrey e l’artista Peter Fischli con a seguire la proiezione del documentario “Pino” di Walter Fasano.








In Fondazione Pirelli HangarBicocca gli appassionati d’arte possono approfondire la figura e la poetica di Nari Ward, uno dei più importanti artisti americani, grazie all’antologica “Ground Break”, in cui sono esposti lavori degli ultimi trent’anni della sua produzione accanto a nuove opere. La mostra invita a riflettere su tematiche centrali del nostro tempo quali le migrazioni, la diseguaglianza e l’emarginazione.
Argomenti centrali anche al PAC, grazie allo sguardo di Adrian Piper: “Race Traitor”, a cura di Diego Sileo, ripercorre tutta la sua sessantennale carriera votata alla lotta contro i pregiudizi razziali, la xenofobia, la misoginia e l’ingiustizia sociale.
Altri appuntamenti imperdibili della Milano Art Week 2024 sono, senza dubbio, la personale di Magali Reus “Off Script” al Museo del Novecento, le mostre di Erika Verzutti e Formafantasma alla Fondazione ICA Milano e il grande progetto che Triennale Milano dedica all’eclettico designer, architetto e artista Alessandro Mendini: “Io sono un drago. La vera storia di Alessandro Mendini”.







Insomma, in questo vortice di creatività e innovazione, la Milano Art Week 2024 si conferma ancora una volta un momento imperdibile per gli amanti dell'arte e della cultura non solo milanesi.




Genovese di nascita, milanese d’adozione, Elisabetta Roncati ha deciso di unire formazione universitaria economica/manageriale e passione per la cultura con un unico obbiettivo: avvicinare le persone all’arte in maniera chiara, facilmente comprensibile e professionale. Interessata ad ogni forma di espressione artistica e culturale, contemporanea e non, ha tre grandi passioni: l’arte tessile, l’arte africana e l’arte islamica.
Consulente in ambito arte, crede fermamente che la cultura abbia il potere di travalicare i confini delle singole nazioni, creando una comunità globale di appassionati e professionisti.
Nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media.
Perché, “L’arte è un incidente dal quale non si esce mai illesi” (Leo Longanesi).

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