ArtSail loading icon...
Desert X AlUla 2024: la creatività nel deserto saudita parla anche italiano
14/02/2024

Desert X AlUla 2024: la creatività nel deserto saudita parla anche italiano


di Elisabetta Roncati



La terza edizione della rassegna di land art ospita quindici artisti tra cui Giuseppe Penone



Desert X AlUla, l’evento internazionale che si svolge nell’oasi desertica di 22 km quadrati in cui transitava l’antica Via dell’incenso, è molto più di una semplice esposizione artistica. Innanzitutto la saudita AlUla è balzata agli onori della cronaca a livello globale in tempi recenti grazie alla millenaria città di Hegra, il cui sito archeologico, assieme a Mada’in Salih, è diventato il primo patrimonio UNESCO della nazione. Alle testimonianze archeologiche tre anni fa si è aggiunto il progetto nato dalla collaborazione tra Desert X, biennale della Coachella Valley nel sud della California, e la Royal Commission for Al Ula (RCU): un vero e proprio viaggio nell'arte e nella natura che contribuisce a far dialogare l'espressione umana e il paesaggio desertico.
Desert X AlUla fa dunque parte di un più ampio piano di sviluppo nato per preservare la zona omonima che si presenta come una sorta di Petra dell’Arabia Saudita. La RCU ha pianificato, entro il 2035, la riqualificazione dell’area attraverso la realizzazione di un ampio complesso museale che includerà gallerie e spazi espositivi all’aperto per valorizzare un dialogo sostenibile tra storia e arte contemporanea.







La terza edizione di Desert X AlUla, in corso dal 9 febbraio al 23 marzo 2024, ha scelto come tema il concetto di presenza contrapposto a quello di assenza, individuando una sorta di coesistenza tra i due riassunta dal titolo "In the Presence of Absence". Quindici artisti internazionali si sono così messi al lavoro, sotto l’egida dei curatori Maya El Khalil e Marcello Dantas. La direzione artistica è stata invece affidata a Raneem Farsi e Neville Wakefield.
Tra i creativi coinvolti si distingue appunto l’italiano Giuseppe Penone che, con la sua installazione "The Logic of the Vegetal – Metamorphosis", indaga il ciclo della natura grazie all’utilizzo di tronchi d'albero fossilizzati. Altra opera notevole dell’edizione 2024 è quella dell’artista franco-algerino Kader Attia intitolata "Whistleblower": un lavoro che sfrutta il suono del vento per stimolare la riflessione sul futuro del pianeta.







Oltre a Penone e Attia la lista dei partecipanti include talenti provenienti da diverse parti del mondo come Aseel AlYaqoub, Ayman Yossri Daydban, Bosco Sodi, Caline Aoun, Faisal Samra, Filwa Nazer, Ibrahim Mahama, Karola Braga, Kimsooja, Monira Al Qadiri, Nojoud Alsudairi, Pascal Hachem, Rana Haddad, Rand Abdul Jabbar e Sara Alissa. Ognuno di loro ha trascorso del tempo ad AlUla proprio per trarre ispirazione dal paesaggio desertico e creare opere uniche che si integrano perfettamente con l'ambiente circostante. Inoltre, per la prima volta dalla fondazione di Desert x AlUla, è stata commissionata un'opera speciale ad un artista: si tratta del tedesco Tino Sehgal che ha utilizzato elementi dinamici e sonori per esplorare l'interazione tra l'uomo e la natura.
Le installazioni sono distribuite in tre diverse località all'interno dell’area desertica: Wadi AlFann, Harrat Uwayrid e la AlManshiyah Plaza. Questa disposizione consente ai visitatori di esplorare territori diversi immergendosi completamente nell'esperienza artistica.
Oltre alla land art Desert X AlUla offre un ricco programma di eventi collaterali: talk, conferenze, laboratori e concerti che inseriscono la manifestazione nel più ampio palinsesto del Festival delle Arti che include una serie di mostre e attività culturali. Quest'anno il festival ospita anche la sesta edizione del prestigioso premio d'arte Ithra che è stato assegnato all'artista saudita Obaid Alsafi, un’esposizione di ritratti della comunità locale ad opera di Hassan Hajjaj e il progetto "Oasis of Stories" di Manal AlDowayan. Quest’ultimo presenta dei disegni realizzati dalla popolazione in una serie di workshop e che raffigurano scene di vita quotidiana e tradizioni. Gli stessi saranno riportati su alcuni muri andando a comporre un'installazione permanente che verrà completata entro il 2026 a Wadi AlFann, futura destinazione culturale nel deserto di AlUla.







Insomma, l’Arabia Saudita pare ancora una volta confermare i suoi sforzi in ambito artistico mirati a trasformare l’immagine del Paese e a diversificare, seppur parzialmente, gli introiti nazionali di medio lungo periodo. Un impegno che pare estendersi anche oltre i confini nazionali: l’artista Manal AlDowayan presenterà proprio un’opera richiamante la land art alla prossima edizione della Biennale di Venezia che aprirà in Aprile.
Dunque, nonostante le controversie che erano sorte alla nascita di Desert X AlUlA e che avevano visto le dimissioni di alcuni dirigenti dell’americana Desert X, l’evento si configura come uno dei più importanti del settore. L’arte contemporanea si amalgama con la natura cercando di porsi come leva per una più ampia valorizzazione storico paesaggistica del territorio.




Genovese di nascita, milanese d’adozione, Elisabetta Roncati ha deciso di unire formazione universitaria economica/manageriale e passione per la cultura con un unico obbiettivo: avvicinare le persone all’arte in maniera chiara, facilmente comprensibile e professionale. Interessata ad ogni forma di espressione artistica e culturale, contemporanea e non, ha tre grandi passioni: l’arte tessile, l’arte africana e l’arte islamica.
Consulente in ambito arte, crede fermamente che la cultura abbia il potere di travalicare i confini delle singole nazioni, creando una comunità globale di appassionati e professionisti.
Nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media.
Perché, “L’arte è un incidente dal quale non si esce mai illesi” (Leo Longanesi).

Share

Cookie

Questo sito web utilizza cookie di terze parti

X
Questo sito utilizza cookie tecnici anonimi per garantire la navigazione e cookie di terze parti per monitorare il traffico e per offrire servizi aggiuntivi come ad esempio la visualizzazione di video o di sistemi di messaggistica. Senza i cookie di terze parti alcune pagine potrebbero non funzionare correttamente. I cookie di terze parti possono tracciare la tua attività e verranno installati solamente cliccando sul pulsante "Accetta tutti i cookie". Puoi cambiare idea in ogni momento cliccando sul link "Cookie" presente in ogni pagina in basso a sinistra. Cliccando su uno dei due pulsanti dichiari di aver preso visione dell'informativa sulla privacy e di accettarne le condizioni.
MAGGIORI INFORMAZIONI