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Claudia Andujar: Una Vita Dedicata alla Fotografia e ai Diritti Umani
28/02/2024

Claudia Andujar: Una Vita Dedicata alla Fotografia e ai Diritti Umani

Claudia Andujar è una fotografa brasiliana di origine svizzera, nata nel 1931 a Neuchâtel. La sua vita e il suo lavoro sono stati fortemente influenzati dal suo impegno per i diritti umani e per la difesa dei popoli indigeni dell'Amazzonia brasiliana.

Dopo aver lasciato la Svizzera insieme alla madre durante la Seconda Guerra Mondiale e trasferendosi dapprima negli Stati Uniti a casa dello zio, unico sopravvissuto della famiglia paterna alla shoah, poi nel 1955 in Brasile dove ha iniziato a coltivare il suo amore per la fotografia. Tuttavia, è stato durante un viaggio nell'Amazzonia negli anni '70 che la sua carriera ha preso una svolta significativa.

Durante questo viaggio, ha incontrato i Yanomami, un popolo indigeno dell'Amazzonia, cambiando radicalmente la sua prospettiva e missione. Ha iniziato a documentare la vita dei Yanomami non solo come esercizio artistico, ma anche come impegno attivo per proteggere la loro cultura e il loro territorio. Le sue fotografie non erano solo registrazione della loro vita quotidiana, ma anche un atto di attivismo, mostrando la bellezza della cultura Yanomami e le minacce che affrontavano come la deforestazione e i conflitti per le risorse naturali.


Andujar è stata attiva nella difesa dei diritti dei Yanomam lavorando con organizzazioni non governative e pressionando il governo brasiliano per proteggere le terre indigene e garantire i loro diritti. Nel 1978 contribuisce a fondare la Commission for the creation of the Yanomami Park e nel 1992 il diritto alla terra degli Yanomami verrà riconosciuto.

Nel 2020, il Museo d'Arte Moderna di San Paolo ha ospitato una retrospettiva del suo lavoro, riconoscendo il suo impatto sulla fotografia documentaristica e sui movimenti per i diritti umani. Ora, la mostra "The End of the World" alle Deichtorhallen di Amburgo, dal 8 febbraio all'11 agosto, celebra ulteriormente il suo lavoro.


A oltre novant'anni, Claudia Andujar continua a essere una voce potente per i senza voce, dimostrando che la fotografia può essere uno strumento di cambiamento e di giustizia sociale.

Redazione online

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