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ARTE SELLA: LA FUSIONE PERFETTA TRA ARTE E NATURA – ARTSAIL
04/08/2021

ARTE SELLA: LA FUSIONE PERFETTA TRA ARTE E NATURA – ARTSAIL



di Giorgia Ligasacchi Art Consultant di Pavesio e Associati with Negri-Clementi

Tanti sono stati i cambiamenti che l’emergenza pandemica ha imposto negli ultimi sedici mesi e fra questi vi è anche l’accessibilità ai luoghi della cultura e le modalità di fruire dell’arte. In questa estate 2021 guardiamo inevitabilmente con maggiore curiosità e attenzione gli eventi en plein air e i musei a cielo aperto, a prova di distanziamento sociale. Se poi all’arte si combina anche una bella passeggiata a contatto con la natura, il risultato è davvero straordinario.
È il caso di Arte Sella, manifestazione internazionale di arte contemporanea collocata nella splendida cornice del Trentino, in Val di Sella, a circa mille metri sul livello del mare. Nata nel 1986 dai sogni e dalle idee di un gruppo di amici di Borgo Valsugana, Arte Sella è uno dei più famosi parchi di land art in Italia che ha visto creare ed esporre più di trecento artisti internazionali.
Qui gli artisti sono chiamati a riflettere sul loro rapporto con la natura: una relazione basata sul rispetto e la cura, traendo da essa ispirazione e stimolo. Uno scambio virtuoso e circolare dove gli artisti si lasciano influenzare dal contesto in cui si trovano ad operare e, allo stesso modo, le creazioni a cui danno vita si fondono con esso diventando parte integrante dell’ambiente. Nella guida si legge che “le opere escono dal paesaggio, lo abitano per poi tornare, secondo i tempi della natura, a farvi parte”: la peculiarità di questo parco risiede proprio nel fatto che alla chiusura della manifestazione le sculture ambientali vengono lasciate al proprio deterioramento finché non si inseriscono nel ciclo vitale della natura che in qualche modo se ne riappropria.





Installazioni artistiche site-specific realizzate, nella maggioranza dei casi, attraverso l’uso esclusivo di materiali organici e naturali come sassi, foglie, rami, tronchi, fango, terra e, più raramente, con sostanze o colori artificiali recuperati nell’ambiente circostante e destinati a subire le modifiche del tempo e degli agenti atmosferici per reintegrarsi con il paesaggio che le ospita.
Arte Sella si compone di due itinerari ad anello: Malga Costa (più in alto e della durata di 45 minuti) e Villa Strobele (20 minuti nel giardino abitato da sculture ad opera di artisti e architetti di fama internazionale quali Eduardo Souto de Moura, Kengo Kuma, Michele De Lucchi e, da ultimo, Stefano Boeri), collegati tra loro dal Sentiero Montura che si estende lungo una strada forestale sul versante sud del monte Armentera, per un totale di circa un’ora di cammino (per i meno sportivi è percorribile anche in automobile o con servizio navetta), anch’esso disseminato di sculture, tra cui i lupi, i cinghiali e i cervi dell’artista inglese Sally Matthews.
Un paradiso naturale fatto di boschi e piante secolari, arricchito da interventi artistici unici e originali. Tra le opere più recenti, si segnala "Simbiosi" (2019) di Edoardo Tresoldi, giovane artista milanese, celebre in tutto il mondo per le sue grandi installazioni di rete metallica, trasparenti e apparentemente leggere e delicate, capaci di dialogare con la natura e il paesaggio che le ospita. Per la prima volta lo scultore ibrida la trasparenza della "Materia Assente" (espressa con la rete metallica) con la materialità delle pietre bianche locali, dando vita a una installazione alta cinque metri aperta verso il cielo e sospesa tra architettura, natura e dimensione temporale. "Simbiosi" sorge su una collina nata a seguito della terribile tempesta Vaia dell’ottobre 2018 e si mostra come una porta privilegiata e sospesa da cui scoprire l’ambiente circostante. Da una sorta di cornice-finestra si può infatti ammirare in tutta la sua maestosità l’opera "Untitled #169" dell’artista scozzese Aeneas Wilder. Si tratta di una struttura a cupola che ricorda molto i rifugi di montagna ma anche le pigne o le gemme, realizzata nel 2013 secondo il metodo di costruzione binario, con sezioni alternate di legno e di spazio aperto, ma che abbraccia metaforicamente il visitatore in uno spazio intimo e silenzioso.





Sempre lungo il percorso di Malga Costa si incontra l’iconico e fotografatissimo "Solstizio" (2018) di Roberto Conte, architetto e “costruttore in natura” come lui stesso ama definirsi. L’opera, creata assemblando rami di castagno recuperati dai boschi sotto Torcegno, rappresenta una grande luna che si chiude nella forma di un sole, simboleggiando l’attesa della natura, che ritorna in maniera ciclica e continua.
Sebbene siano tante ormai le opere simboliche di cui gode il parco trentino, la regina indiscussa di Arte Sella e principale polo attrattivo è la monumentale "Cattedrale Vegetale" (2001) di Giuliano Mauri. Artista lodigiano, scomparso nel 2010, che per tutta la vita ha interagito con la natura al fine di trovare un punto d’intesa con essa e ha cercato di costruire delle opere d’arte che non forzassero l’essenza primaria degli elementi, ma, al contrario, li esaltassero nella loro semplicità.
Su di un rettangolo di base di ottantadue metri per quindici, dalle dimensioni di una vera e propria cattedrale gotica, si stagliano tre navate formate da ottanta colonne di rami intrecciati, alte dodici metri e del diametro di uno. All’interno di ciascuna colonna è stato piantato un piccolo faggio carpino che cresce di circa cinquanta centimetri ogni anno ed è destinato a chiudere la volta architettonica. Il presupposto, legato alla ordinaria caducità del materiale impiegato, è che nel corso degli anni gli artifici costruiti per accompagnare la crescita delle piante marciscano lasciando definitivamente posto ai carpini cosicché la natura possa prendere il sopravvento. Rimarrà tuttavia sempre indelebile la traccia del dialogo tra uomo e natura. L’emozione che si prova di fronte a questa straordinaria cattedrale vegetale è davvero indescrivibile e non ha nulla da invidiare alle maestose cattedrali storiche costruite in pietra.
Questo è ciò che accade ad Arte Sella: un luogo dell’anima e del cuore, silenzioso e magico, capace di stupire e far perdere il senso del tempo a chiunque la visiti, che fa riflettere sul senso della vita e sul valore del rispetto della natura e dell’interazione creativa tra uomo e natura, un’esperienza unica adatta a tutte le età.




Giorgia Ligasacchi è specializzata in mercato dell’arte e art advisory. Dopo collaborazioni con istituzioni museali e compagnie assicurative, oggi fornisce alla clientela dello studio legale Pavesio e Associati with Negri-Clementi servizi di consulenza e assistenza specialistica nel settore fine art e art collectibles, orientandoli nei mercati dell’arte antica, moderna e contemporanea e offrendo soluzioni ad hoc per la creazione, la gestione, la valorizzazione, la protezione e il mantenimento del patrimonio artistico. Giorgia è la responsabile marketing e comunicazione dello studio legale, e co-editrice e supervisore editoriale di Art&Law, rivista scientifica di matrice giuridica.

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