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Arte Fiera 2024: 50 anni di innovazione e creatività nell'arte contemporanea a Bologna
31/01/2024

Arte Fiera 2024: 50 anni di innovazione e creatività nell'arte contemporanea a Bologna


di Elisabetta Roncati

Nel 1974 BolognaFiere presentò una piccola sezione dedicata all'arte moderna e contemporanea all'interno della consueta Fiera Campionaria: gli operatori di settore erano solo 10. L’anno successivo le gallerie partecipanti erano già diventate 200 e proprio questa settimana, precisamente dal 2 al 4 febbraio con preview domani, giovedì 1 febbraio, Arte Fiera celebra il suo 50° anniversario. Un grande traguardo che accomuna la realtà bolognese a poche altre mostre mercato artistiche mondiali. Non a caso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha deciso di celebrare la ricorrenza con l’emissione di un francobollo commemorativo, sottolineando l'importanza e l'impatto culturale di Arte Fiera nel corso dei decenni.
L’edizione 2024 vedrà così la partecipazione di ben 196 espositori che presenteranno opere di arte moderna e contemporanea, suddivisi tra i padiglioni 25 e 26 del Quartiere Fieristico di Bologna, con ingresso da lato Costituzione. Affiancheranno la Main Section tre sezioni curate e su invito: Fotografia e immagini in movimento, a cura di Giangavino Pazzola, Pittura XXI, a cura di Davide Ferri, e Multipli, a cura di Alberto Salvadori. Ritorna anche Percorso: non una sezione vera e propria, ma una sorta di fil rouge che collega un certo numero di stand della Main Section. Nel 2024, grazie al contributo del prestigioso marchio motociclistico Ducati, Percorso esplorerà il tema universale del disegno, collegando artisti di diverse generazioni e linguaggi.







Al timone di Arte Fiera tornano in qualità di direttore artistico Simone Menegoi e come direttore operativo Enea Righi, manager e collezionista di livello internazionale. Insieme hanno decretato che Opus Novum, la tradizionale commissione di un’opera inedita rivolta a un artista italiano affermato, vada a Luisa Lambri, nota per le sue immagini di architetture moderniste che rasentano l’astrazione. Lo scorso anno il creativo scelto era stato il recentemente scomparso Alberto Garutti: la seconda parte della sua commissione, una lapide con la scritta “Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora”, verrà collocata in modo permanente all’ingresso principale del quartiere fieristico.
Arte Fiera manterrà inoltre una forte connessione con l'arte contemporanea attraverso il programma di azioni dal vivo curato da Bruna Roccasalva per Fondazione Furla. L'artista peruviana Daniela Ortiz sarà protagonista di un intervento inedito che esplorerà i sistemi di potere politici, economici e culturali. Nei padiglioni sono state allestite anche due mostre: "Praticamente nulla da vendere", che rivisita la storia della performance alla terza edizione di Arte Fiera nel 1976, e "Numero zero. Il primo catalogo di Arte Fiera", curata da Clarissa Ricci, che offre uno sguardo sulle origini della fiera attraverso il catalogo della sua prima edizione.
Come sempre i premi saranno numerosi, ben dieci, grazie a molteplici sponsor tra cui BPER Banca, diventato il main partner dell’iniziativa. Confermato per il terzo anno il Trust per l’Arte Contemporanea, che ad Arte Fiera investirà trentamila euro nell’acquisizione di una o più opere d’arte esposte.
Per quanto riguarda le iniziative private è interessante il progetto speciale di Mutina, celebre marchio di ceramiche, interamente dedicato a Maurizio Cattelan.
Al di fuori dei padiglioni fieristici tutta la città si animerà in nome dell’arte contemporanea grazie ad ART CITY Bologna, diretta per il settimo anno consecutivo da Lorenzo Balbi. Del resto la fiera è cresciuta nel solco della vibrante stagione artistica bolognese degli Anni Settanta del Novecento, che ha contribuito sia alla sua nascita che al suo sviluppo.







Protagonista di ART CITY Bologna 2024 sarà Giorgio Morandi, nel sessantesimo anniversario della sua morte, grazie a cinque special project che esploreranno e reinterpreteranno il lavoro del maestro attraverso diversi linguaggi del contemporaneo: Mary Ellen Bartley e Joel Meyerowitz per la fotografia, Tacita Dean per il video, Virgilio Sieni per la performance e Mark Vernon per il suono. Infine, sabato 3 febbraio, tornerà anche la ART CITY White Night: l’apertura della maggior parte degli spazi artistici cittadini fino alle 24.00.
Tra le mostre allestite nelle istituzioni bolognesi se ne segnalano in particolare quattro: al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna la prima mostra antologica italiana dedicata all’artista Ludovica Carbotta; al Museo Civico Archeologico l’esposizione di circa 50 opere di uno dei più importanti body artist italiani, Giovanni Morbin e alla Fondazione Golinelli ben quaranta lavori di importanti artisti moderni e contemporanei della collezione privata di Marino Golinelli visibili dal pubblico per la prima volta.







Anche quest’anno Arte Fiera si presenta dunque come un viaggio attraverso la storia e l'innovazione dell'arte contemporanea celebrando il passato e guardando fiduciosamente al futuro.




Genovese di nascita, milanese d’adozione, Elisabetta Roncati ha deciso di unire formazione universitaria economica/manageriale e passione per la cultura con un unico obbiettivo: avvicinare le persone all’arte in maniera chiara, facilmente comprensibile e professionale. Interessata ad ogni forma di espressione artistica e culturale, contemporanea e non, ha tre grandi passioni: l’arte tessile, l’arte africana e l’arte islamica.
Consulente in ambito arte, crede fermamente che la cultura abbia il potere di travalicare i confini delle singole nazioni, creando una comunità globale di appassionati e professionisti.
Nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media.
Perché, “L’arte è un incidente dal quale non si esce mai illesi” (Leo Longanesi).

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