Portare l’arte contemporanea nelle scuole: sembra l’inizio di un ambizioso film di formazione, eppure è realtà. Infatti, l’incipit che abbiamo scelto per parlarvi di una nuova, interessante iniziativa che lega il mondo dell’impresa a quello dell’arte (e, questa volta, anche a quello dell’istruzione) non è casuale.
“It’s (not) only a movie” (2024) – letteralmente, “(Non) è solo un film” – è, infatti, il titolo di uno sgargiante neon rosso dell’artista Fabrizio Dusi (Sondrio, 1974), oggi al centro di una campagna di crowdfunding che ne permetterà l’acquisizione da parte dell’Istituto Muratori-San Carlo di Modena.
Il progetto è stato pensato da La Galleria BPER Banca all’interno del programma “A scuola d’Impresa. L’Italia nei nostri musei e archivi d’impresa”, promosso da Museimpresa, Liuc Heritage Hub e Archivio del cinema industriale e della comunicazione d’impresa con lo scopo di diffondere la conoscenza della cultura d’impresa nelle scuole italiane e fornire alle nuove generazioni competenze trasversali per il futuro.







Il percorso formativo, dal nome “crowdfund-art”, coinvolge circa 50 ragazzi delle classi 4A e 4DL – rispettivamente indirizzo Classico e Linguistico – impegnati in una campagna di raccolta fondi su Produzioni dal Basso – prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation – al fine di raggiungere la cifra necessaria all’acquisto dell’opera entro il 15 aprile 2024.
La prima fase del progetto ha visto il coinvolgimento dell’artista e di Giorgia Ligasacchi, Art Consultant di Pavesio e Associati with Negri-Clementi e già curatrice della mostra “All that glitters is not gold”, ospitata presso BPER Banca Private Cesare Ponti a Milano fino al 15 ottobre 2023. Grazie a un primo incontro conoscitivo presso la scuola avvenuto lo scorso 11 febbraio, gli studenti hanno potuto approfondire il lavoro e la cifra stilistica dell’artista, manifestando il proprio interesse e coinvolgimento verso i temi della lotta contro la violenza, intesa in tutte le sue accezioni, dell’importanza della memoria e della comunicazione, selezionati per sensibilizzare l’intera comunità studentesca e il corpo insegnanti e stimolare una riflessione virtuosa e sempre attuale al riguardo.
Il lavoro selezionato dalle ragazze e dai ragazzi coinvolti nel progetto – così come il suo gemello in neon blu, esposto presso l’Università Statale di Milano tra 5 e 22 febbraio 2024 nell’ambito della mostra “Complottismo, fake news e altre trappole mentali” – trae ispirazione dall’ossessiva réclame che anticipa la proiezione di “L’ultima casa a sinistra” (1972), brutale film d’esordio del maestro dell’horror Wes Craven: “To avoid fainting keep repeating, it’s only a movie, only a movie, only a movie, only a movie…”.







Dusi – che è solito farsi ispirare nella sua arte da ciò che lo circonda, citando spesso opere cinematografiche, musicali, letterarie e teatrali – ha fatto suo questo claim ripetitivo e angoscioso, apponendovi però una piccola e fondamentale modifica. Quel “not”, licenza poetica e guizzo di una creatività profondamente radicata nel sociale, rovescia totalmente il senso della frase, ponendo l’osservatore davanti a una ponderazione concreta sul presente. Come sostiene la curatrice, si tratta di “un invito a non restare indifferenti, a tenere sempre alta l’attenzione, a conoscere e a non dimenticare ciò che è stato per fare in modo che la storia non si ripeta, orientando un futuro migliore. […] Il neon […], volutamente maiuscolo per rimarcare forte il messaggio, è un grido asciutto, versatile e universalmente applicabile a ogni contesto del reale.”
La scelta dei giovani liceali modenesi sposa bene le intenzioni de La Galleria BPER Banca, da sempre realtà corporate attenta alla valorizzazione del patrimonio artistico e alla promozione culturale, orientata a una visione della Responsabilità Sociale e Culturale d’Impresa che vede tra i suoi obiettivi stimolare l’attenzione delle nuove generazioni su tematiche attuali e rilevanti. “Per La Galleria la cultura è uno strumento di crescita e connessione all’interno delle comunità, la sua valorizzazione e diffusione contribuisce allo sviluppo di un futuro più equo, sostenibile e consapevole – sostiene Sabrina Bianchi, Responsabile Brand & Marketing Communication e del Patrimonio Culturale di BPER Banca – […] Per questo le nuove generazioni costituiscono uno dei pubblici principali a cui ci rivolgiamo con progetti didattici ed educativi ad hoc e questo ne è un esempio importante. Vogliamo poter essere un attivatore di cultura, accendere una scintilla in chi entra in contatto con la nostra realtà e le nostre iniziative.”