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Artissima 2019: tra censura e desiderio
08/11/2019

Artissima 2019: tra censura e desiderio


Giunta alla 26esima edizione, Artissima è stata come ogni anno la protagonista indiscussa dell’Art Week torinese che ha avuto luogo dall’1 al 3 novembre. Evento imperdibile per gli amanti dell’arte contemporanea, la fiera ospitata come di consueto nell’ampio spazio dell’Oval di Torino quest’anno ruota attorno al tema della censura e del desiderio. Questione attuale che riguarda sempre più anche il settore dell’arte. “Nel mondo digitale e sui principali social network il controllo preventivo, spesso algoritmico, rende sempre più difficile la diffusione e promozione del nostro patrimonio artistico-culturale.” Così dichiara Ilaria Bonacossa, alla guida della fiera torinese per il terzo anno consecutivo e riconfermata direttrice fino al 2021 dal Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei. Ben 55mila visitatori, dai collezionisti agli appassionati, si sono aggirati per gli stand delle 208 gallerie, di cui 129 straniere provenienti da 43 paesi diversi. Diviso nelle quattro sezioni selezionate dal comitato delle gallerie della fiera (Main Section, New Entries, Dialogue, Art Spaces & Editions) e nelle tre firmate da un team di curatori (Present Future, Back to the Future e Disegni), l’evento culturale di questa edizione si è mostrato ancora più social. Moltissimi i video e gli scatti amatoriali pubblicati sulle reti sociali. Immancabili i “meme” di Giulio Alvigini, giovane ideatore di Make Italian Art Great Again, pagina che ironizza sul sistema dell’arte, soprattutto italiano.





Melissa Eduardo Espinoza è nata nel 1993 in provincia di Bergamo. È laureata in Scienze dei beni culturali all’Università Statale di Milano e in Visual Cultures e pratiche curatoriali presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Collabora con www.artaround.info, la prima agenda italiana di gallerie d’arte moderna e contemporanea. Contribuisce ai testi, alla pianificazione e alle strategie di comunicazione. Di origini boliviane, è appassionata di storia dell’arte antica e contemporanea come dimostrano le tesi in Storia dell’arte dell’India e dell’Asia centrale (Il Grande Stupa di Sanci. Arte per istruire) e in Sound Art (Sculture di suono. Sound Art: un viaggio dalle origini ai giorni nostri).

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