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A Bologna è tempo di Art City
11/05/2022

A Bologna è tempo di Art City


di Elisabetta Roncati

Preview domani, 12 maggio, per la fiera d’arte più antica d’Italia, accompagnata da un ricchissimo palinsesto di eventi e opportunità artistico culturali

Nell’ormai lontano 2020 l’appuntamento bolognese dedicato all’arte moderna e contemporanea era stato l’ultimo rendez-vous in presenza: poi solo versioni digitali. A due anni di distanza Arte Fiera ricompare nel calendario dei not-to be missed per appassionati e operatori di settore, ma non nella consueta versione invernale. Il grande pubblico potrà accedervi dal pomeriggio di venerdì 13 maggio fino a domenica 15.
Ad attendere i visitatori ci saranno 142 gallerie, italiane e straniere, suddivise tra i padiglioni 15 e 18 del quartiere fieristico della città emiliana. Il primo dedicato al contemporaneo, il secondo all’arte del XX secolo.
Tre le sezioni della manifestazione che affiancheranno la Main Section, come tre sono le edizioni sotto la direzione di Simone Menegoi: arte moderna e del dopoguerra storicizzato (Focus); pittura del nuovo millennio (Pittura XXI); fotografia e video (Fotografia e immagini in movimento).
Novità 2022 sarà la ricerca di qualità a scapito della quantità: la direzione ha infatti caldamente consigliato agli operatori di focalizzarsi su pochi artisti, incoraggiando gli stand monografici (a conti fatti ben 35).
Nella parte principale si coprirà un arco temporale tra il moderno ed il postbellico, con molte proposte espositive focalizzate su un singolo periodo artistico.





Focus, a cura di Marco Meneguzzo, annovererà opere ascrivibili alle correnti artistiche dell’arte cinetica e dell’arte programmata tra fine Anni Cinquanta e inizio Anni Settanta. Un naturale preludio alla parte dedicata a fotografia e video, supervisionata dalla piattaforma Fantom (rappresentata da Selva Barni, Benedetta Pomini, Ilaria Speri, Massimo Torrigiani e Francesco Zanot).
Il critico e curatore indipendente Davide Ferri sarà invece responsabile di Pittura XXI, panoramica sugli ultimi trend di questa forma espressiva a livello nazionale ed internazionale, che tanto ha riscosso successo nelle precedenti edizioni.
Moltissimi i riconoscimenti che verranno consegnati durant la fiera (Premio Arte e Progetto di Jacobacci & Partners, Premio BMPS Collection, Premio Osvaldo Licini by Fainplast, Premio Rotary, Premio The Collectors Chain di Art Defender) tra cui anche il Premio ANGAMC, in occasione dell'assegnazione del quale verrà presentato il nuovo presidente dell’Associazione Nazionale Gallerie Arte Moderna e Contemporanea.
Invece, l’artista scelto per l’opera inedita e di grandi dimensioni da presentare al pubblico negli spazi fieristici è Liliana Moro.
Immancabile anche il nutrito public program, oltre alla partnership tra BolognaFiere ed il Comune per l’ideazione degli eventi ed il coordinamento dell’Art City. Moltissime dunque le mostre ed iniziative speciali che affiancheranno la kermesse, oltre allo spin-off di Booming.
Sabato 14 Maggio si terrà inoltre l’Art City White Night con apertura straordinaria di gallerie, spazi espositivi indipendenti, palazzi storici e negozi fino allo scoccare della mezzanotte.







Il coordinamento del programma, suddiviso tra uno special project e numerosi progetti curatoriali, è stato affidato all’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei sotto la direzione artistica di Lorenzo Balbi.

Eccovi alcuni degli appuntamenti imperdibili:

l’artista Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2013 Tino Sehgal utilizzerà gli spazi di Piazza Maggiore per un’opera d’arte vivente accessibile al pubblico il 13 e il 15 maggio, dalle 10 alle 19, il 14 maggio dalle 10 alle 22.
Invece, tra i progetti curatoriali inseriti nel programma principale ci saranno: Andreas Angelidakis a Palazzo Bentivoglio, Benni Bosetto alla Pinacoteca Nazionale, Kipras Dubauskas a Palazzo d’Accursio, Carlos Garaicoa all’Oratorio di San Filippo Neri, Pedro Neves Marques all’orto botanico di Via Irnerio, Mattia Pajè a Palazzo Vizzani.
Al MAMbo una grande personale di Italo Zuffi.




Genovese di nascita, milanese d’adozione, Elisabetta Roncati ha deciso di unire formazione universitaria economica/manageriale e passione per la cultura con un unico obbiettivo: avvicinare le persone all’arte in maniera chiara, facilmente comprensibile e professionale. Interessata ad ogni forma di espressione artistica e culturale, contemporanea e non, ha tre grandi passioni: l’arte tessile, l’arte africana e l’arte islamica.
Consulente in ambito arte, crede fermamente che la cultura abbia il potere di travalicare i confini delle singole nazioni, creando una comunità globale di appassionati e professionisti.
Nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media.
Perché, “L’arte è un incidente dal quale non si esce mai illesi” (Leo Longanesi).

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