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Milano Art Week: gli appuntamenti da non perdere durante la settimana dell’arte milanese
30/03/2022

Milano Art Week: gli appuntamenti da non perdere durante la settimana dell’arte milanese


di Elisabetta Roncati

Tornato nelle consuete date primaverili, dal 28 marzo al 3 aprile 2022, l’appuntamento milanese dedicato alla creatività moderna e contemporanea torna ai suoi antichi splendori arricchendosi di eventi estremamente interessanti.
Iniziamo con miart, la fiera in cui arte contemporanea, moderna e design in edizione limitata dialogano tra loro, il tutto all’ombra della Madonnina, o meglio nei padiglioni di Fiera Milano City a cominciare da domani in preview per addetti del settore e stampa. A soli 7 mesi dalla 25esima edizione, l’appuntamento torna con la consueta calendarizzazione pre pandemia, cercando un bilanciamento tra conferme e novità, come ha dichiarato il direttore artistico Nicola Ricciardi. In primis è stata eliminata la divisione tra master e contemporary: sotto allo stesso tetto troveremo capolavori a firma di Giacomo Balla fino ad arrivare alle nuovissime generazioni creative.
La parola d’ordine sarà: dialogo.
Non solo tra opere, senza badare alla datazione, ma anche con la città stessa. Si rafforza, infatti, il calendario di appuntamenti corollario dell’esposizione coprendo ben 34 location tra spazi no profit e mete culturali canoniche.
Il titolo scelto è “Primo movimento”, ed anche il visual di accompagnamento è totalmente in linea con questo spirito. È stato ideato da Cabinet Milano in collaborazione con la fotografa Isabelle Wenzel.





Movimenti e posizioni aerobiche a sottolineare come l’appuntamento punti ad essere il primo movimento di una nuova sinfonia lontana dalle difficoltà che tutti noi abbiamo vissuto negli ultimi due anni.
La fiera sarà divisa in tre sezioni: Established, Decades a cura di Alberto Salvadori, dove verranno presentati progetti monografici dagli Anni Dieci del Novecento agli Anni Dieci del secolo successivo, ed Emergent, a cura di Attilia Fattori Franchini.
Gli espositori saranno 150 tra riconferme e nuovi partecipanti, da ben 21 paesi.
Inoltre miart sarà la prima fiera italiana, oltre che la terza al mondo, ad aderire alla Gallery Climate Coalition: un’organizzazione internazionale no profit nata nel Regno Unito al fine di facilitare la decarbonizzazione nel settore dell’arte e l’adozione di comportamenti di sostenibilità ambientale.
Altra scelta fatta da Fondazione Fiera Milano è stata quella di raddoppiare il budget per l’acquisto di opere d’arte che saranno presentate in mostra e che andranno ad implementare la collezione.
Ovviamente anche quest’anno il main sponsor dell’evento sarà Intesa Sanpaolo.
Se la fiera aprirà al grande pubblico dal 1 Aprile al 3, già da oggi, mercoledì 30 aprile, ha preso il via il programma di performance dislocate in varie sedi cittadine, secondo il programma del progetto Output. Un’idea messa in piedi da miart e dalla Fondazione Marcelo Burlon. Protagonisti saranno Riccardo Benassi e Michele Rizzo. Insomma: musica, danza, teatro ed anche moda unite nel nome dell’arte, della cultura e della ripartenza.
Passiamo dunque agli eventi del ricco calendario sviluppatosi attorno all’indotto generato dalla fiera e che economicamente si assesta, secondo quanto dichiarato dall’assessorato alla cultura, intorno agli 8 miliardi di Euro.
Nel parco d’arte contemporanea ArtLine Milano verranno inaugurate ben tre nuove opere a firma di Mario Airò, Alfredo Jaar e Kiki Smith.
Presso il Tempio Crematorio del Cimitero Monumentale verrà esposta per la prima volta l’opera "Lullaby" di Maurizio Cattelan, realizzata nel 1994 con le macerie del PAC – Padiglione di Arte Contemporanea, epicentro di un attentato di stampo mafioso avvenuto il 27 luglio 1993.
Al termine dell’esposizione l’installazione verrà donata al Museo del Novecentoo. L’artista è anche il protagonista di una personale in corso presso la galleria Massimo De Carlo.







A BASE Milano la Collezione Ramo, una delle principali raccolte dedicata alle opere su carta italiane del XX secolo, presenterà il progetto “Marginal Carillon”: un’installazione sonora basata su una grande opera in carta dell’artista Eugenio Tibaldi, in collaborazione con il produttore musicale Taketo Gohara. Il disegno si attiverà grazie alla presenza dello spettatore, generando suoni in base alla diversa quantità di inchiostro presente sulla carta.






Poco distante il Museo delle Culture di Milano proporrà visite speciali alla sua collezione permanente oltre che la temporanea dedicata agli scatti di Henri Cartier-Bresson effettuati in Cina tra il 1948 ed il 1958.






Al Pirelli Hangar Bicocca Steve McQueen presenta sei opere video, tra cui una inedita, all’interno dell’esposizione “Sunshine State”. Una mostra nata in collaborazione con la londinese Tate.






In Fondazione Prada, invece, oltre 3.000 mq sono stati dedicati al duo Elmgreen & Dragset per una delle indagini più estese mai dedicate dall’Istituzione, intitolata “Useless Bodies?”.





Presso la Casa degli Artisti ci si immerge nel campo dell’arte digitale con “NFT Art Lab Unframed 721” grazie alle opere dell’artista Patrick Tuttofuoco che esplora il rapporto tra arte fisica, mondo online e contenuti creativi.






A Palazzo Reale ha inaugurato una grande monografica dedicata ad uno dei maestri della fotografia italiana: Ferdinando Scianna. Duecento fotografie in bianco e nero esplorano tutta la sua carriera.





Invece al PAC-Padiglione d’Arte Contemporanea Diego Sileo ha curato la prima retrospettiva italiana dell’artista polacco Artur Żmijewski: una selezione di lavori storici e recenti, incluse tre nuove opere.






Chiudiamo con la Triennale, dove Marcello Maloberti ha esposto una serie di aforismi, frasi rubate e giochi di parole tratti dal suo celebre ciclo de le “Martellate”.




Genovese di nascita, milanese d’adozione, Elisabetta Roncati ha deciso di unire formazione universitaria economica/manageriale e passione per la cultura con un unico obbiettivo: avvicinare le persone all’arte in maniera chiara, facilmente comprensibile e professionale. Interessata ad ogni forma di espressione artistica e culturale, contemporanea e non, ha tre grandi passioni: l’arte tessile, l’arte africana e l’arte islamica.
Consulente in ambito arte, crede fermamente che la cultura abbia il potere di travalicare i confini delle singole nazioni, creando una comunità globale di appassionati e professionisti.
Nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media.
Perché, “L’arte è un incidente dal quale non si esce mai illesi” (Leo Longanesi).

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