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Le sculture di Simone Leigh alla Biennale di Venezia 2022
29/11/2021

Le sculture di Simone Leigh alla Biennale di Venezia 2022


Per la prima volta nella storia, gli Stati Uniti d’America verranno rappresentati da un’artista donna di colore alla Biennale di Venezia: Simone Leigh (1967, Chicago, IL).

La notizia della partecipazione di Simone Leigh alla 59° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia è stata annunciata dall’institute of Contemporary Art (ICA) di Boston e dall’U.S. Department of State’s Bureau of Educational and Cultural Affairs.

Le opere di Simone Leigh affrontano tematiche legate alla storia, all’etnia, al genere, al lavoro e ai monumenti, creando potenti narrazioni incentrate sulle donne di colore.
Il lavoro di Simone Leigh attraversa il tempo, lo spazio, la geografia e le culture; diventa linguaggio universale con cui esplorare le esperienze delle “black femmes”. Simone Leigh utilizza per realizzare le sue opere materiali e forme associati all’arte africana e alle tradizioni della diaspora africana.



Simone Leigh, 2021, Photo credit: Shaniqwa Jarvis, Courtesy the artist.


Il padiglione degli Stati Uniti d’America alla Biennale di Venezia del 2022 è stato commissionato da Jill Medvedow, la Ellen Matilda Poss Director, e da Eva Respini, la Barbara Lee Chief Curator dell’ICA. Il museo di Boston ha in programma per il 2023 la prima mostra di Leigh all’interno dei propri spazi, che includerà opere della prossima Biennale di Venezia. Durante la mostra di Simone all’ICA di Boston verrà inoltre presentata un’importante monografia del lavoro dell’artista.

Secondo la Direttrice Medvedow “[…] Simone Leigh ha creato un corpo di lavoro indelebile che riguarda le esperienze e la storia delle donne di colore, e in un momento storico così cruciale non riesco ad immaginare artista migliore per rappresentare gli Stati Uniti.”



Simone Leigh, 2021, Photo credit: Shaniqwa Jarvis, Courtesy the artist.


“Per il padiglione degli Stati Uniti, Leigh creerà una nuova serie di sculture e installazioni che affrontano quello che l’artista chiama un “archivio incompleto” del pensiero femminista di colore, con opere ispirate ai principali intellettuali di colore. Il suo lavoro insiste sulla centralità delle forme femminili di colore all’interno della sfera culturale, e nel nostro periodo serve come un faro” ha affermato la curatrice dell’ICA Eva Respini.

L’ICA di Boston ha anche lanciato un nuovo sito web dedicato a Simone Leigh e alla sua partecipazione alla Biennale di Venezia 2022. Visitando il sito web simoneleighvenice20222.org si possono avere maggiori informazioni riguardo la partecipazione dell’artista nel padiglione degli Stati Uniti a Venezia e riguardo le istituzioni che gravitano attualmente intorno a Simone Leigh.
Redazione online

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