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Art Basel 2021: la rinascita
23/09/2021

Art Basel 2021: la rinascita


di Elisabetta Roncati

Dopo lo stop forzato del 2021 Messe Basel è pronta ad accogliere appasionati d’arte e professionisti di settore dal 24 al 26 settembre.

272 gallerie da 33 nazioni per un’edizione che si farà a lungo ricordare, stando almeno alle premesse.
Infatti da Lunedì 21 fino ad oggi, Mercoledì 23 Settembre, va in scena la preview accessibile ad addetti stampa o su invito e le indiscrezioni trapelate rivelano come il mondo dell’arte abbia voglia di ripartire in grande stile.
Come sempre l’evento più importante del panorama artistico globale è suddiviso nelle classiche sezioni. In Unlimited, curata da Giovanni Carmine, direttore del Kunst Allen Sankt Gallen, vengono presentati ben 62 lavori di grandi dimensioni, tra i quali spiccano il dipinto “Rolling (Salvage)” - 1984, di Robert Rauschemberg e il disegno fotografico di David Hockney “Pictures at an Exhibition” - 2018/2021.
Seguono poi Feature, che include specifici progetti dedicati ad artisti del XX e XXI secolo, e Statements, comprendente solo show di emergenti in lizza per il prestigioso Baloise Art Prize.
Da qualche edizione a questa parte la fiera si dirama virtualmente a coinvolgere l’intera città con Parcours, che include 20 progetti site specific selezionati da Samuel Leuenberger, fondatore di SALTS, spazio espositivo non-profit in Svizzera. Tra le opere proposte si segnala la composizione a pavimento aperto di Jason Dodge al Kunstmuseum Basel, presentata dall’italiana Galleria Franco Noero.
Oltretutto la presenza di operatori nostrani nell’edizione 2021 è davvero ragguardevole.
Da Lia Rumma ad Alfonso Artiaco, da Galleria Continua a Massimo De Carlo, da Cardi Gallery a Galleria dello Scudo, oltre a Arte Invernizzi, Kaufmann Repetto e tante altre.





Nello specifico i due storici galleristi campani propongono il primo un’installazione composta da 53 foto in cornici di vetro del duo britannico Gilbert&George, esposta l’ultima volta alla Sonnabend Gallery di New York quarant’anni fa (“London Fog”, 1973, Unlimited BOOTH U33, Alfonso Artiaco). Lia Rumma, dopo la partecipazione alla miart, raddoppia con il Booth A1 | Hall 2.0 e con il progetto “Rosa delicata” di Ettore Spalletti in Unlimited (Booth U7 | Hall 1.0).
Galleria Continua espone lavori di Juan Araujo, Yoan Capote, Jonathas de Andrade, Carsten Hõller, Anish Kapoor, Michelangelo Pistoletto, Nedko Solakov, Qiu Zhijie, Pascale Marthine Tayou e Nari Ward, quest’ultimo nella sezione Unlimited con il progetto intitolato “A Brief History of Known”.
Anche la galleria Massimo De Carlo partecipa in doppia veste con un progetto di Nate Lowman per Unlimited ed uno stand con un’accurata selezione dei principali artisti della sua scuderia.
La galleria londinese, con sede anche a Venezia, Victoria Mirò si concentra sul figurativo con opere di Milton Avery, Alice Neel e Paula Rego.





Il bresciano Massimo Minini ha costruito uno stand basato sulla filosofia della “buona pratica” di una galleria che si definisce d’avanguardia: guardare avanti prima degli altri.
Spostandosi dai confini esclusivamente italiani Thomas Dane, che ha aperto una sede anche a Napoli, propone lavori di Lynda Benglis, Cecily Brown, Ella Kruglyanskaya, Patricia Leite, Albert Oehlen, Dana Schutz, Caragh Thuring e Amil Siegel, oltre alla partecipazione di quest’ultima ad un talk con Filipa Ramos inserito nel programma filmico della fiera.
La newyorkese Paula Cooper Gallery presenta, invece, un’opera di Luciano Fabro, “Infinito”, nella sezione Unlimited.
Insomma Italia, volenti o nolenti, sempre protagonista.
Dall’altra parte dell’emisfero, la brasiliana A Gentil Carioca ha ideato un progetto in collaborazione con l’artista Vivian Caccuri, intitolato “Total Eclipse of the Ear”, e che comprende opere di Aleta Valente, Ana Linnemann, Agrade Camíz, Arjan Martins, Cabelo, Jarbas Lopes, João Modé, José Bento, Laura Lima, Marcela Cantuária, Maria Laet, Maria Nepomuceno, Maxwell Alexandre, OPAVIVARÁ!, Renata Lucas, Rodrigo Torres, Vinicius Gerheim.
Il colosso Hauser&Wirth propone una serie di eccezionali opere storiche e contemporanee dei principali artisti della galleria, mentre Davide Zwirner presenta lavori di Josef Albers, Lucas Arruda, Marlene Dumas, William Eggleston, Kerry James Marshall, Oscar Murillo, Bruce Nauman, Alice Neel, Francis Picabia, Sigmar Polke, Bridget Riley.
Tornando agli argomenti di carattere generale occorre sottolineare come il direttivo della fiera non abbia abbandonato il ricorso massiccio agli strumenti digitali. L'evento, infatti, prevede viewing rooms per consentire visite da remoto alle gallerie. Anche le sezioni Unlimited e Parcours sono fruibili dalla piattaforma digitale “Art Basel Live”.
Insomma che possiate visitarla in presenza o solo virtualmente Art Basel si conferma, senza ombra di dubbio, l’evento artistico da non perdere in questo inizio d'autunno.




Genovese di nascita, milanese d’adozione, Elisabetta Roncati ha deciso di unire formazione universitaria economica/manageriale e passione per la cultura con un unico obbiettivo: avvicinare le persone all’arte in maniera chiara, facilmente comprensibile e professionale. Interessata ad ogni forma di espressione artistica e culturale, contemporanea e non, ha tre grandi passioni: l’arte tessile, l’arte africana e l’arte islamica.
Consulente in ambito arte, crede fermamente che la cultura abbia il potere di travalicare i confini delle singole nazioni, creando una comunità globale di appassionati e professionisti.
Nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media.
Perché, “L’arte è un incidente dal quale non si esce mai illesi” (Leo Longanesi).

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