di
Giorgia Ligasacchi Art Consultant di Pavesio e Associati with Negri-Clementi
Quando arte e tecnologia si incontrano possono nascere davvero delle collaborazioni straordinarie.
Ne è un esempio
LOST IN CRYPTO, la prima mostra in Italia interamente dedicata alla Crypto Arte. È la galleria d’arte contemporanea
Plan X – situata nel cuore di Milano, nel celebre quartiere Brera in via Marsala n. 7 – a presentare l’inedita esposizione in cui il digitale fa da protagonista. La Galleria, fondata da Marcello Polito e Nicolò Stabile (nominati nel 2020 da Forbes tra i migliori 100 talenti Under 30), propone un originale Crypto Show con un’accurata selezione di capolavori digitali criptati, capaci di immergere il visitatore in una nuova visione del mondo dell’arte in cui l’immateriale incontra il materiale, l’intangibile il tangibile.
Con l'intento di dare vita a una galleria d'arte non convenzionale e innovativa, distribuita sull'asse geografico della dinamica metropoli milanese fino alla meravigliosa isola di Capri, Plan X si avvicina all'arte con una prospettiva del tutto insolita. Messaggi provocatori che raccontano realtà discordanti con materiali inconsueti, gli artisti scelti e promossi da Polito e Stabile pongono l'osservatore in una condizione di attenzione per accompagnarlo poi a superare i propri limiti visivi e ideologici. Non a caso: “Tutto ciò che accade alla
Plan X Gallery avviene al di fuori di qualsiasi zona di comfort.”
Dimenticatevi quindi quadri appesi alle pareti o sculture poste al centro delle sale, niente didascalie o pesanti cataloghi cartacei: a raccontarci la storia degli artisti e delle singole opere è un QR Code. Grazie alla collaborazione con Xiaomi – leader globale nel settore tech – le opere di crypto art sono visibili in esclusiva nazionale sino al 9 luglio 2021 su schermi a LED 55’’. Senza limiti temporali, geografici e culturali, dieci tra i migliori artisti digitali al mondo selezionati per la mostra –
Jam Sutton,
Six N. Five,
Josh Pierce,
Skygolpe x Fabio Giampietro,
NessGraphics,
BakaArts,
Ondrej Zunka,
Ted’s Little Dream,
Steven Baltay e
DotPigeon – sfilano sui televisori ultratecnologici della multinazionale cinese, offrendo un’esperienza visiva immersiva unica a prova di generazione Y.
Ospitato nella ex sede della Loom Gallery e curato dal celebre artista digitale incappucciato
DotPigeon, il collettivo
LOST IN CRYPTO nasce come un'esposizione ibrida: fisica perché raccoglie una selezione di pezzi unici accanto a multipli di opere digitali e virtuale perché i relativi file NFT (Non-Fungible Token) dei lavori esposti sono acquistabili in asta direttamente dal sito della galleria (https://www.planxartgallery.com/lost-in-crypto).
Nonostante esista da oltre sessant’anni l’arte digitale non ha mai goduto delle stesse attenzioni e fortune commerciali delle altre forme d’arte. Ma ora, grazie alla tecnologia blockchain che traccia la proprietà, la provenienza, la rarità e l’autenticità, per la prima volta la digital art è resa unica, eterna e collezionabile.
E dunque, se siete amanti di Crypto Art oppure semplicemente affascinati e incuriositi da questo nuovo fenomeno artistico che unisce arte e digitale, effimero e concreto,
LOST IN CRYPTO è un appuntamento che non potete assolutamente perdere.
Giorgia Ligasacchi è specializzata in mercato dell’arte e art advisory. Dopo collaborazioni con istituzioni museali e compagnie assicurative, oggi fornisce alla clientela dello studio legale Pavesio e Associati with Negri-Clementi servizi di consulenza e assistenza specialistica nel settore fine art e art collectibles, orientandoli nei mercati dell’arte antica, moderna e contemporanea e offrendo soluzioni ad hoc per la creazione, la gestione, la valorizzazione, la protezione e il mantenimento del patrimonio artistico. Giorgia è la responsabile marketing e comunicazione dello studio legale, e co-editrice e supervisore editoriale di Art&Law, rivista scientifica di matrice giuridica.