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ART VERONA non demorde: diventa digital e posticipa la 16esima edizione al 2021
03/12/2020

ART VERONA non demorde: diventa digital e posticipa la 16esima edizione al 2021


di Elisabetta Roncati

Meno due giorni all’inizio del secondo progetto digitale del calendario di attività che si concluderà il 10 gennaio 2021. Azzeccato l’anticipo venerdì scorso, in occasione del cosiddetto “Black Friday”.

Galeotta fu la situazione pandemica globale ed i numerosi DPCM: Artissima, prima, e ArtVerona, poi, hanno dovuto annullare le edizioni 2020.
Verona Fiere S.p.A. non si è però data per vinta e ha deciso di creare un insieme di eventi online, sopperendo al mancato incontro fisico con scelte originali che non si appoggiano in maniera esclusiva alla soluzione delle “online viewing room”.
Il progetto ArtVerona Digital è stato concepito partendo dall’idea di offrire alle 122 gallerie aderenti alla fiera molteplici modalità di venire in contatto non solo con i collezionisti, ma anche con le istituzioni.
Gli eventi sono stati strutturati in collaborazione con ANGAMC, Associazione Nazionale Gallerie di Arte Moerna e Contemporanea.
Ben tre gli step che sono stati e che verranno messi atto, i cui nomi si ricollegano ai colori della grafica istituzionale: “Digital Black”, “Digital Yellow” e “Digital White”.
Prima di passare al progetto conclusosi lo scorso venerdì, vale la pena fare qualche accenno agli ultimi due. “Digital Yellow” (4-14/12/2020) permetterà ad ogni galleria di caricare e presentare ai visitatori digitali da 5 a 15 lavori di artisti rappresentati.
Di questo programma farà parte anche “Level 0”.
Il format invita musei e fondazioni private a individuare un creativo italiano, tra quelli esposti sulla piattaforma, da promuovere all’interno della loro programmazione futura.
Alcuni nomi di realtà culturali che hanno aderito all’iniziativa?
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Mart, Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, il Museo MA*GA, la Fondazione Baruchello, la Fondazione Dalle Nogare e la Fondazione Morra Greco.
Invece “Digital White” (15/12/2020-10/01/2021), rivolto alle gallerie iscritte all’associazione ANGAMC, si svilupperà ricalcando la modalità dei “solo show”.
Ogni partecipante mostrerà da 5 a 10 opere di un solo artista.
Ma torniamo a “Digital Black”, il primo “Black Friday” italiano dell’arte.
Nella giornata di Venerdì 27 Novembre ogni galleria aderente ha proposto per 24 ore una sola opera, a condizioni di vendita agevolate e non più ripetibili.
L’intento era quello di avvicinare anche un pubblico generico al mercato dell’arte contemporanea, facendogli conoscere ad apprezzare gallerie italiane ed opere di rilievo.
Io sono andata a dare un’occhiata ai progetti portati avanti dalle realtà che fanno parte della piattaforma Artsail.

Eccovi di seguito le opere che hanno proposto.



CASATI Arte Contemporanea
La galleria d’arte moderna e contemporanea è stata fondata a metà degli Anni Novanta da Luca Manganiello. Fontana, Scanavino, Asveri, Castellani, Adami, Pinelli, Pistoletto, Bonalumi e Uncini sono solo alcune delle figure più celebri che, nel corso del tempo, questa solida realtà di settore ha proposto.
Per il “Black Friday” dell’arte CASATI Arte Contemporanea ha presentato un’opera, “Lacoste”, di Daniel Malta, artista brasiliano classe 1971.
Esponente della corrente new folk sudamericana, movimento artistico che si esprime soprattutto in termini musicali, ma anche pittorici, Malta realizza tele che spesso hanno come protagonista un animale, appena uscito da un bestiario che mixa fantasia e quotidianità.



ISOLO17 GALLERY

Aperta all'inizio del 2012 da Giovanni Monzon e Leonardo Zoccante, ISOLO17 GALLERY è diventata uno dei principali spazi veronesi di ricerca sull’arte contemporanea. Core della galleria è la selezione e promozione di giovani artisti provenienti dall’Italia e da Cuba.
Per il “Digital Black” ha proposto “Involucre”, opera del noto Andreas Senoner.
Nato nel 1982 a Bolzano, Senoner si è già distinto per numero di solo show di cui è stato protagonista e per i molti premi artistici che gli sono stati conferiti.



FerrarinArte
La Galleria FerrarinArte nasce nel 2004 a Legnago (VR): uno spazio dedicato alla grande arte italiana e ai suoi protagonisti. La ricerca costante effettuata sul campo è merito di Giorgio Ferrarin, amante dell’arte e collezionista per passione, che ha spesso intessuto dialoghi diretti con molti artisti ben noti.
Per il “Black Friday” dell’arte FerrarinArte ha presentato un’opera del maestro Paolo Masi.
Masi è un artista che fin dagli Anni Cinquanta ha partecipato a quella elaborazione sperimentale di tendenze creative che, a Firenze, si caratterizzerà come frattura profonda e mai più rimarginabile nei confronti del passato.



Kromya Art Gallery
La svizzera Kromya Art Gallery ha inaugurato la sua sede a Lugano nel Maggio 2018, rendendo lo spazio espositivo un vero e proprio salotto cittadino. L’attività che porta avanti si distingue in due filoni. Il primo è focalizzato su artisti che si sono già affermati nel mondo dell’arte, con particolare accento sui linguaggi astratti dagli Anni Settanta in avanti; il secondo guarda ai giovani emergenti. Risale ad inizio Novembre l’apertura di una filiale italiana con sede proprio a Verona.
Per il primo evento digitale della fiera ha proposto un’opera di Giorgio Griffa, uno dei principali esponenti, a livello internazionale, della ricerca pittorica contemporanea dagli Anni Sessanta ai giorni nostri. È dedicata proprio a Griffa la mostra inaugurale dello spazio italiano, con la curatela di Matteo Galbiati.



Galleria Ramo
Fondata nel 2016, Galleria Ramo inizia la sua attività in spazi “pop-up”, esponendo le opere in location temporanee, ma sempre significative dal punto di vista storico. Nel 2018 apre in Via Natta n.31, nel cuore del bellissimo centro storico di Como. Il suo focus sono i giovani artisti emergenti.
Infatti, per il “Digital Black”, ha proposto un olio ed inchiostro su carta di Gianna Dispenza, classe 1990, nata a Washington, ma dal cognome a noi familiare.

Sicuramente tutte le opere proposte si sono distinte per qualità e ricerca dei dettagli: non vi resta che seguire con attenzione i prossimi progetti di questi player.

Titoli opere:
CASATI: Daniel Malta, "Lacoste", tecnica mista su cartoncino, 108*88 cm
ISOLO17: Andreas Senoner, "Involucre", 2018, legno, licheni, 34*27*28 cm
FERRARINARTE: Paolo Masi, "Senza titolo", 1990, tecnica mista su cartone, 71*50 cm
KROMYA: Giorgio Griffa, "Senza titolo", 1975, acrilico su tela, 50*50 cm
GALLERIA RAMO: Gianna Dispenza, "Double Like Tata but Mama Doesn't Have Them", 2019, oilo ed inchiostro su carta, 64*117*3 cm




Genovese di nascita, milanese d’adozione, Elisabetta Roncati ha deciso di unire formazione universitaria economica/manageriale e passione per la cultura con un unico obbiettivo: avvicinare le persone all’arte in maniera chiara, facilmente comprensibile e professionale. Interessata ad ogni forma di espressione artistica e culturale, contemporanea e non, ha tre grandi passioni: l’arte tessile, l’arte africana e l’arte islamica.
Consulente in ambito arte, crede fermamente che la cultura abbia il potere di travalicare i confini delle singole nazioni, creando una comunità globale di appassionati e professionisti.
Nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media.
Perché, “L’arte è un incidente dal quale non si esce mai illesi” (Leo Longanesi).

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